Come funziona l’aria condizionata canalizzata?

L’aria condizionata canalizzata è un tipo di impianto che offre un comfort tanto invisibile e silenzioso quanto efficace, dato che distribuisce l’aria fresca in tutti gli ambienti di casa attraverso un sistema di tubi appositamente nascosti nel controsoffitto.

Ma come funziona questo tipo di impianto? In che modo cambia il comfort di casa facendone installare uno? Questo è proprio ciò di cui parleremo di seguito.

Un sistema invisibile per un comfort diffuso

L’elemento più importante di un sistema di climatizzazione canalizzata è la sua discrezione e dunque l’impatto estetico minimo. L’unica parte visibile è infatti rappresentata dalle griglie di mandata e ripresa dell’aria, che possiamo notare nel controsoffitto o sulle pareti.

L’unico split, che invia l’aria climatizzata in tutta la casa, è nascosto all’interno di un apposito vano a lui dedicato, facilmente accessibile così da consentire normalmente le operazioni di manutenzione.

Il motore, invece, trova posto all’esterno dell’abitazione, il che ti garantisce maggior silenziosità in casa e un ingombro minimo.

Il cuore pulsante del sistema: l’unità esterna

L’unità esterna ospita i componenti principali del sistema: il compressore, il condensatore e l’evaporatore. Il compressore ha il compito di comprimere il gas refrigerante, aumentando la sua pressione e temperatura. Il gas passa poi nel condensatore, dove cede il calore all’ambiente esterno e si liquefà. Il liquido refrigerante, a bassa pressione e temperatura, entra quindi nell’evaporatore, dove assorbe il calore dall’aria presente nell’ambiente da climatizzare, evaporando.

L’aria fresca si diffonde in tutta la casa

L’aria raffreddata nell’evaporatore viene poi convogliata attraverso un sistema di tubi canalizzati, nascosti nel controsoffitto, fino alle griglie di mandata presenti in ogni ambiente.

Le griglie di ripresa, invece, aspirano l’aria viziata e la incanalano verso l’unità esterna, dove viene reimmessa nell’ambiente dopo essere stata deumidificata e filtrata.

Un sistema versatile che soddisfa diverse esigenze

L’aria condizionata canalizzata offre grande flessibilità, dato che è in grado di adattarsi alle diverse esigenze abitative o climatizzare grandi ambienti e locali commerciali.

Grazie alla differente gestione delle zone inoltre, è possibile decidere di climatizzare solo una parte dell’ambiente e non la sua totalità. In casa ad esempio, si può decidere di raffrescare solo la zona giorno e non quella notte o viceversa.

In aree commerciali invece, potrebbe essere conveniente climatizzare l’area in cui si trovano i clienti ed escludere momentaneamente il magazzino, se non serve rinfrescarlo.

Efficienza energetica e controllo intelligente

I moderni sistemi di aria condizionata canalizzata sono dotati di tecnologie avanzate che garantiscono un’elevata efficienza energetica.

L’inverter consente di modulare la potenza del compressore in base alle reali necessità, ottimizzando i consumi. Inoltre, l’integrazione con sistemi di domotica permette di controllare il sistema da remoto, programmare la sua accensione e spegnimento e monitorare i consumi energetici.

Ciò consente di di avere sempre sotto controllo i consumi e regolarsi di conseguenza, con un notevole risparmio di energia e relativi vantaggi per l’ambiente.

Un investimento che garantisce comfort e benessere

L’aria condizionata canalizzata rappresenta un investimento per il comfort e il benessere delle persone che ne usufruiscono.

Tanto è vero che non ci sarà più quel fastidioso “shock” termico passando da una stanza all’altra come avviene con i monosplit.

Con la climatizzazione canalizzata infatti, la temperatura è la stessa in tutti gli ambienti di casa, dunque non si sarà più “costretti” a rimanere all’interno di una delle stanze climatizzate, ma al contrario si avrà la libertà di muoversi senza più badare alla temperatura.

Lo stesso vale per quelle giornate umide e afose durante le quali la semplice funzione “deumidificatore” è in grado di eliminare l’umidità in eccesso dall’aria, consentiendo a tutta la famiglia di godere del livello di comfort che ci si attendere di avere tra le mura domestiche.

I consigli per una pelle più giovane

Avere una pelle giovane, radiosa e sana è il desiderio di tantissime persone, uomini e donne di ogni età.

Anche se l’invecchiamento è un processo naturale che coinvolge la pelle in maniera inevitabile, esistono diversi accorgimenti che possono aiutare a mantenere una pelle più giovane e migliorare la sua salute complessiva.

Ne parleremo di seguito, evidenziando alcune evidenze scientifiche e consigli per ottenere una pelle più giovane, luminosa ed in salute. Si tratta di semplici accorgimenti che puoi seguire per prenderti cura della tua pelle e preservarne la giovinezza nel tempo.

Proteggi la tua pelle dai danni del sole

L’esposizione ai raggi solari è uno dei principali fattori che contribuiscono all’invecchiamento cutaneo.

L’esposizione prolungata ai raggi UV può causare danni al DNA delle cellule cutanee, provocando rughe, macchie scure e un aspetto invecchiato.

Per proteggere la tua pelle dai raggi UV, puoi fare quanto segue:

– Applica sempre una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (FPS) di almeno 30.

– Indossa abbigliamento protettivo, come cappelli a tesa larga e occhiali da sole, per ridurre l’esposizione diretta ai raggi solari.

– Evita l’esposizione al sole nelle ore di punta, quando i raggi UV sono più intensi (solitamente tra le 10:00 e le 16:00).

Mantieni una corretta idratazione

L’idratazione è fondamentale per una pelle sana e giovane. Bere acqua a sufficienza durante il giorno contribuisce a mantenere la pelle idratata e può migliorarne l’elasticità e l’aspetto.

L’acqua aiuta a rimuovere le tossine dal corpo e favorisce la circolazione sanguigna, fornendo nutrienti vitali alla pelle. In genere il consiglio è quello di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno (o comunque 2 litri) per mantenere una corretta idratazione.

Puoi migliorare la qualità dell’acqua cui hai accesso dal rubinetto di casa utilizzando un purificatore d’acqua. I purificatori acqua possono rimuovere impurità e sostanze indesiderate, migliorandone la qualità.

In questo modo, potrai usufruire di una fonte di acqua potabile sicura e di qualità per idratarti, senza dover più trasportare le pesanti bottiglie del supermercato.

Segui una dieta equilibrata e ricca di nutrienti

Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può contribuire a mantenere la pelle giovane e sana. Tra i nutrienti più importanti per la salute della pelle possiamo citare:

– Vitamina C: è presente in agrumi, fragole, kiwi, peperoni e broccoli. Aiuta a promuovere la produzione di collagene, una proteina che mantiene la pelle elastica e giovane.

– Vitamina E: è presente in noci, semi, avocado e olio di oliva. La vitamina E è un antiossidante che protegge le cellule della pelle dai danni dei radicali liberi.

– Acidi grassi omega-3: sono presenti in pesce grasso, semi di lino e noci. Questi acidi grassi aiutano a mantenere la pelle idratata e riducono l’infiammazione.

– Zinco: è presente in carne, legumi e noci. È coinvolto nel processo di guarigione della pelle e può aiutare a ridurre l’infiammazione e l’acne.

Evita il fumo e riduci l’alcol

Il fumo e l’eccessivo consumo di alcol possono danneggiare la pelle e accelerare l’invecchiamento cutaneo.

Il fumo ad esempio, contiene sostanze chimiche che danneggiano il collagene e l’elastina, le proteine responsabili dell’elasticità e della struttura della pelle.

L’alcol, invece, può disidratare il corpo e privare la pelle di nutrienti essenziali. Ridurre o evitare il fumo e limitare il consumo di alcol può contribuire dunque in maniera decisiva a mantenere una pelle più giovane e sana nel tempo.

Dormi bene e riduci lo stress

Un sonno di qualità e la gestione dello stress sono importanti per riuscire ad avere una pelle più giovane. Durante il sonno, il corpo ripara infatti i “danni” subiti durante il giorno, inclusi quelli alla pelle.

Una mancanza di sonno può influire negativamente sulla salute della pelle, contribuendo alla formazione di occhiaie, rughe e pelle opaca.

Lo stress cronico può anche avere un impatto sulla salute della pelle, in quanto può innescare infiammazioni e squilibri ormonali.

Pratiche di gestione dello stress, come la meditazione, lo yoga o l’esercizio fisico regolare, possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere il rinnovamento della pelle.

In breve

Mantenere una pelle giovane e sana richiede un impegno costante da parte tua, ma ricorda che ogni persona è unica e le cure giuste potrebbero essere diverse.

Se hai specifiche preoccupazioni o bisogni, consulta sempre un dermatologo o un medico specialista per una valutazione ed un trattamento personalizzato.

Come appare evidente, prenderti cura della tua pelle è un investimento per il tuo benessere a lungo termine. Segui questi consigli e goditi una pelle radiosa, giovane e in salute per gli anni a venire.

Manutenzione delle piscina jacuzzi da esterno: consigli per un’esperienza di lunga durata

Le piscine jacuzzi da esterno offrono un’esperienza di relax e benessere senza pari. Tuttavia, per far si che il loro funzionamento sia sempre ottimale, è fondamentale dedicare una corretta attenzione alla manutenzione.

Ci sono infatti alcune buone pratiche raccomandate dai produttori per la manutenzione delle jacuzzi da esterno, vediamo di seguito quali sono.

I benefici di una manutenzione regolare

Prima di addentrarci nei dettagli della manutenzione delle jacuzzi da esterno, è importante capire i benefici che le operazioni di manutenzione regolare possono offrire.

Innanzitutto, una manutenzione adeguata contribuisce a preservare la qualità dell’acqua, mantenendola pulita e priva di batteri o agenti contaminanti. Ciò promuove una migliore igiene e protegge la tua salute e quella dei tuoi familiari.

In secondo luogo, una buona manutenzione previene l’accumulo di depositi minerali e sporco sui componenti della piscina jacuzzi, evitando così danni e rotture premature. Mantenendo i filtri e i sistemi di filtraggio puliti inoltre, assicuri un flusso costante di acqua pulita e riduci il rischio di malfunzionamenti.

Tra l’altro, una manutenzione regolare ti consente di rilevare tempestivamente eventuali problemi o anomalie nella tua jacuzzi. Ciò ti dà la possibilità di intervenire prontamente e risolvere i piccoli inconvenienti prima che si trasformino in costose riparazioni.

1. Pulizia della superficie e dei filtri

La pulizia regolare della superficie della tua jacuzzi è essenziale per mantenere l’acqua cristallina e priva di detriti.

Utilizza una piccola rete per rimuovere foglie, insetti o altri residui galleggianti. È anche consigliabile svuotare e pulire i cestini dei filtri per evitare l’accumulo di batteri o sporco che potrebbe compromettere l’efficienza del sistema di filtraggio.

Per quanto riguarda i filtri, controllali periodicamente per accertarti che siano privi di ostruzioni.

Se noti un accumulo significativo di sporco, procedi con la pulizia o sostituzione dei filtri secondo le indicazioni del produttore. Ciò garantirà un’adeguata circolazione dell’acqua e una migliore qualità complessiva.

2. Monitoraggio e regolazione dei livelli chimici

Per mantenere l’acqua della tua piscina fresca e priva di batteri, è fondamentale monitorare e regolare regolarmente i livelli di acidità. Le principali sostanze chimiche che richiedono attenzione sono il cloro e il pH.

Il cloro è responsabile della disinfezione dell’acqua, eliminando batteri, alghe e altri organismi indesiderati. Utilizza test specifici per misurare i livelli di cloro e aggiungi la quantità necessaria per mantenere una concentrazione ottimale. Ricorda di seguire attentamente le istruzioni del produttore per evitare sovradosaggio o sotto dosaggio.

Il pH, d’altra parte, influisce sull’equilibrio chimico dell’acqua. Un pH corretto conferma che la quantità di cloro sia corretta e che la tua pelle e gli occhi non verranno irritati. Verifica regolarmente il pH dell’acqua utilizzando kit di test appositi e correggi aggiungendo eventualmente i correttori di pH consigliati.

3. Controllo dei componenti e delle tubature

La manutenzione delle componenti e delle tubature della tua piscina jacuzzi è fondamentale per prevenire guasti e prolungarne la durata. Controlla regolarmente lo stato delle pompe, dei motori, dei raccordi e dei cavi elettrici per accertarti che siano in buone condizioni e privi di segni di usura o danni.

Verifica anche che le tubature siano ben isolate e prive di perdite, le quali possono causare una ridotta efficienza del sistema e persino danni strutturali. Assicurati che le guarnizioni siano sigillate correttamente e sostituiscile se necessario.

4. Pulizia e manutenzione del rivestimento

Il rivestimento della jacuzzi merita una particolare attenzione per far si che mantenga la sua bellezza e integrità nel tempo. Pulisci regolarmente le pareti e il fondo con prodotti specifici e non aggressivi. Evita l’uso di detergenti abrasivi o sostanze chimiche che potrebbero compromettere l’integrità del rivestimento.

Inoltre, ispeziona il rivestimento stesso per individuare segni di usura, macchie o perdite.

Eventuali danni dovrebbero essere riparati tempestivamente per prevenirne di maggiori. Consulta il produttore o un professionista qualificato per le raccomandazioni specifiche relative alla manutenzione del rivestimento della tua jacuzzi.

5. Copertura e protezione invernale

Durante i mesi più freddi o quando la piscina jacuzzi non viene utilizzata per un periodo prolungato, è consigliabile coprirla e proteggerla adeguatamente.

Una copertura proteggerà la tua piscina da detriti, foglie e intemperie, riducendo al minimo la manutenzione necessaria.

Assicurati di utilizzare una copertura appositamente progettata per piscine da esterno e di sceglierne una che si adatti bene alla forma della tua vasca.

Una copertura ben posizionata impedirà la formazione di accumuli di acqua piovana o neve, che potrebbero danneggiare la struttura o i componenti.

Conclusioni

La manutenzione regolare della tua piscina jacuzzi da esterno è fondamentale per garantirgli lunga durata e un funzionamento ottimale.

Seguendo questi consigli e dedicando una piccola quantità di tempo ogni anno alla manutenzione periodica, potrai goderti la tua jacuzzi davvero per molti anni, vivendo tante ore di relax e divertimento.

Ricorda che la manutenzione della tua piscina jacuzzi da esterno può variare a seconda del modello e del produttore. Consulta sempre il manuale di istruzioni fornito e, se necessario, rivolgiti ad un professionista specializzato per una manutenzione più specifica.

Location per feste di compleanno: 10 idee originali per un evento di successo

Se stai cercando idee originali per la location della tua festa di compleanno, o quella dei tuoi figli, sei nel posto giusto.

In particolar modo abbiamo pensato di presentarti 10 idee originali che ti aiuteranno ad organizzare un evento di sicuro successo: alcune si riferiscono a soluzioni che si trovano all’aria aperta, altre sono indoor.

Location esterne

Se desideri organizzare la tua festa all’aperto, ecco alcune idee originali che possono darti spunti utili:

  1. Parco

I parchi pubblici possono essere un’ottima idea per organizzare una festa di compleanno. Offrono ampi spazi verdi per svolgere giochi e attività e, in alcuni casi, possono essere dotati di aree attrezzate con tavoli e barbecue.

  1. Spiaggia

Se vivi vicino alla costa, la spiaggia può essere una soluzione fantastica. Potrai organizzare una festa con vista sul mare e svolgere attività come giochi sulla sabbia, beach volley e persino un tuffo in mare.

  1. Agriturismo

Gli agriturismi sono una soluzione perfetta se vuoi organizzare una festa di compleanno all’aria aperta, ma preferisci avere a disposizione una location più raccolta cui respirare aria buona. In genere, gli agriturismi sono immersi nel verde ed offrono diverse attività interessanti come visite guidate per i sentieri e visita alla fattoria.

Location interne

Se invece preferisci organizzare la tua festa al coperto, ecco alcune idee davvero interessanti:

  1. Ristorante

Un ristorante può essere la scelta giusta se non vuoi preoccuparti più di tanto dell’organizzazione dell’evento e del riordino al termine dello stesso. Inoltre, in molti ristoranti, puoi personalizzare il menu in base ai gusti e alle esigenze del festeggiato.

  1. Cinema

Se il festeggiato è un appassionato di film, perché non organizzare la sua festa direttamente al cinema? Molti cinema offrono pacchetti per feste di compleanno che includono l’accesso alla sala proiezioni, popcorn e bevande.

  1. Ludoteca

Se la festa di compleanno che ti accingi ad organizzare riguarda bambini, una ludoteca potrebbe essere la soluzione perfetta. In questo modo, i piccoli potranno divertirsi con giochi e attività a loro dedicati, mentre gli adulti potranno socializzare in un’area riservata.

Location a tema

Se vuoi organizzare una festa di compleanno che sia veramente indimenticabile, ecco alcune idee che riguardano location a tema:

  1. Escape room

Le escape room sono la scelta perfetta se vuoi organizzare una festa di compleanno all’insegna del mistero e dell’avventura. Queste strutture offrono diverse sfide da risolvere in un tempo prestabilito, il tutto in un’ambientazione coinvolgente. Chiaramente è un tipo di attività destinata a ragazzi dai 15 anni in su.

  1. Museo

Se il festeggiato è un appassionato di storia o di arte, organizzare la sua festa in un museo può essere un’idea fantastica. In questo modo, potrai offrire agli ospiti un’esperienza ricreativa e culturale unica,  in grado di coniugare divertimento e la possibilità di imparare.

  1. Parco divertimenti

Se vuoi organizzare una festa di compleanno indimenticabile, scegliere un parco divertimenti potrebbe essere la scelta perfetta. Qui potrai trovare attrazioni adrenaliniche e divertenti che divertiranno gli invitati di ogni età, oltre a far felice il festeggiato.

  1. Trampoline Arena

Una trampoline arena è una struttura indoor in cui sono presenti tanti tappeti elastici che consentono ai ragazzi di cimentarsi in salti ed acrobazie di ogni tipo in tutta sicurezza, grazie agli ambienti protetti ed imbottiti che circondano i tappeti.

Questa è probabilmente una delle location per feste di compleanno più in voga del momento: divertimento e movimento assicurato.

Conclusioni

Organizzare una festa di compleanno è un’occasione bellissima per divertirsi con amici e familiari, e regalare al festeggiato una bellissima giornata.

Certamente la scelta della location è importante e può fare la differenza tra un evento nella media ed uno di successo.

Siamo sicuri che le 10 idee originali qui elencate ti abbiano ispirato e aiutato a trovare la location perfetta per la festa di compleanno che ti accingi a pianificare.

Sei pronto dunque? Scegli la location giusta e crea un evento di successo!

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Perché rinnovare un salone da parrucchiere?

Se ti stai chiedendo quali siano i motivi veramente validi per rinnovare un salone da parrucchiere, probabilmente alla base di questa tua domanda c’è già la percezione di una necessità.

Probabilmente ti sarai reso conto che parte della tua clientela ti ha abbandonato per passare alla concorrenza, e che dunque il fatturato mensile non è più quello di una volta. Partendo infatti dal presupposto che la gente ha sempre necessità di tagliare i capelli o curare il proprio look, se i clienti all’interno del tuo locale oggi scarseggiano è semplicemente perché preferiscono i servizi di un tuo competitor.

Fai bene allora a questo punto a cercare di capire cosa poter fare per porre rimedio alla situazione e recuperare la clientela persa.

In quest’ottica, va proprio detto che rinnovare i locali è una delle cose che potresti effettivamente fare per riconquistare i clienti e spingerli a tornare a provare i tuoi servizi.

Perché è importante rinnovare il tuo locale?

Devi sapere che con gli anni che passano, gli arredi che hai comprato quando hai avviato la tua attività sono nel frattempo diventati obsoleti o comunque mostrano di avere qualche annetto e segni di usura.

Nel complesso tutto ciò si traduce in un aspetto piuttosto vintage se non addirittura vecchio.

Contemporaneamente tanti tuoi competitors, anche nel tuo quartiere, nel frattempo hanno avviato anche essi questo tipo di attività ma al posto tuo al momento hanno degli arredi che sono nuovi e perfettamente in grado di stupire e affascinare il cliente.

È logico pensare dunque che i clienti preferiscano recarsi dalla concorrenza piuttosto che nel tuo locale, nonostante i tuoi sforzi.

Le tue attrezzature da lavoro sono di nuova generazione?

Quel che vale per i mobili e gli arredi in genere vale anche per le attrezzature da lavoro. Gli strumenti che adoperi ogni giorno sono moderni dal punto di vista del design oltre ad essere funzionali?

Danno l’impressione di essere degli strumenti di qualità in grado di garantire risultati migliori, o sembrano semplicemente degli strumenti piuttosto obsoleti o comuni come quelli che si hanno in casa?

Se la risposta a queste domande è un sì, e se dunque molte delle cose che è possibile ammirare dentro il tuo salone sono obsolete, è arrivato il momento di rinnovare i tuoi locali incluse le attrezzature.

Scegli per questo di acquistare forniture per parrucchieri che siano certamente utili a migliorare la qualità del tuo lavoro, ma anche accattivanti e dal design moderno.

In questa maniera darai certamente un aspetto più alla moda e accogliente al tuo locale, con tutti i vantaggi che ne derivano per quel che riguarda la percezione della tua attività.

Cosa rischio se non rinnovo?

I clienti, si sa, sono attratti da ciò che è nuovo e bello. Dunque se con il passare degli anni i tuoi arredi ed i tuoi locali in genere cominciano a diventare obsoleti o addirittura vintage, il rischio è che pian piano la tua affezionata clientela comincerà a cercare un altro parrucchiere.

Tutti infatti preferiscono essere serviti in locali moderni, puliti, ben illuminati ma soprattutto che siano alla moda.

Conclusione

Se vuoi curarti dell’aspetto fisico e dell’apparenza dei tuoi clienti dunque, comincia innanzitutto a prenderti cura del modo in cui appaiono i tuoi locali se vuoi che la tua attività continui ad avere il successo che l’ha contraddistinta in tutti questi anni.

Il resto viene da sé, ma questa è la base per una attività imprenditoriale di successo ed in grado non soltanto di acquisire nuovi clienti, ma di mantenere nel tempo un legame indissolubile con ogni singola persona che abbia provato i tuoi servizi.

Come funzionano i compressori a vite?

In un compressore a pistoni, l’aria viene prima racchiusa in un cilindro e viene poi compressa, riducendo il suo volume grazie allo spostamento di un pistone. In un compressore a vite, il lavoro di compressione è invece svolto dall’elemento rotante a vite, che è composto da due rotori (uno maschio e uno femmina).

Quando il compressore a vite si avvia, l’aria raggiunge l’elemento attraverso la valvola di aspirazione e riempie lo spazio tra i due rotori.

Ma lo spazio tra i rotori diminuisce progressivamente mentre ruotano in direzioni opposte.

In altre parole: il volume dell’aria diminuisce gradualmente mentre passa attraverso i rotori, quindi quando raggiunge la luce di scarico ha già aumentato la sua pressione, ed è già diventata aria compressa.

La pressione di un compressore a vite

Il rapporto di pressione in un compressore a vite è fisso, ciò significa che la pressione dell’aria compressa prodotta dipenderà dalla lunghezza dell’elemento, dal passo della vite e dalla bocca di mandata. La massima efficienza si ottiene quando il rapporto di pressione dell’elemento corrisponde alla pressione di esercizio richiesta.

I vantaggi

Uno dei vantaggi dei compressori a vite rispetto ad altre tecnologie è che generalmente non sono dotati di valvole e non hanno forze meccaniche che causano squilibri. Possono funzionare con un’elevata velocità dell’albero e garantire un’elevata portata con dimensioni compatte. I cuscinetti, invece, sono responsabili dell’assorbimento della forza assiale prodotta dalla differenza di pressione tra l’ingresso e l’uscita dell’aria.

I compressori a vite funzionano a temperature più basse rispetto ad altri tipi di compressori, consentendo loro di raggiungere il 100% dei cicli di lavoro. Inoltre generano meno rumore e vibrazioni e si consumano meno, quindi la loro vita utile è più lunga. Inoltre, sono più affidabili, robusti ed efficienti dei compressori a pistoni.

Ecco perché sono tante le aziende che stanno adottando questo tipo di soluzione, o che stanno cercando direttamente dei buoni compressori industriali usati.

Compressore a vite lubrificato ad olio

In alcuni compressori a vite, il liquido viene iniettato nella camera di compressione e talvolta anche nei cuscinetti. La funzione di questo liquido è quella di raffreddare e lubrificare le parti mobili dell’elemento, raffreddare internamente l’aria compressa prodotta e ridurre al minimo le perdite di ritorno all’aspirazione.

Sebbene l’olio sia il liquido più comune per lubrificare queste macchine (soprattutto per le sue proprietà di lubrificazione e tenuta), vengono iniettate anche altre sostanze come acqua o polimeri.

Compressore a vite libero

I primi compressori a vite avevano un profilo simmetrico e non utilizzavano alcun tipo di liquido di raffreddamento nella camera di compressione. All’inizio furono battezzati come “viti senza olio” o “a secco”. Tuttavia, i moderni compressori a vite “oil-free” hanno profili asimmetrici, una caratteristica che migliora notevolmente l’efficienza energetica e aiuta a ridurre le perdite interne.

Compressore a vite a velocità variabile

Quando parliamo di compressori a velocità variabile, intendiamo compressori in cui la velocità del motore viene regolata automaticamente in base alla richiesta di aria compressa. Quelli a velocità fissa, invece, sono limitati a due stati: spento o a piena velocità. Queste sono alcune delle principali caratteristiche dei compressori a velocità variabile rispetto ai compressori tradizionali:

I compressori a velocità variabile consumano energia solo quando è veramente necessario.

Inoltre migliorano la produttività, dato che funzionano alla velocità ottimale per ogni applicazione, riducendo gli errori e aumentando le prestazioni complessive del sistema.

La durata dei compressori a velocità variabile è anche più lunga, perché queste macchine vengono semplicemente utilizzate in modo più efficiente. Hanno una migliore protezione dai sovraccarichi elettrotermici, cadute di tensione, sovratensioni…e consentono avviamenti del carico più morbidi.

Inoltre i tempi di fermo macchina sono più brevi, perché essendo la macchina meno soggetta a usura, necessita di meno manutenzione e questa può essere programmata al di fuori dei picchi di utilizzo.

Codici Sconto Amazon: come risparmiare ogni giorno

Sul sito Sconti e Buoni trovi una vasta selezione di Codici Sconto Amazon, che funzionano proprio come i coupon cartacei. Una volta ottenuto il codice sconto basta applicarlo al carrello per ottenere un risparmio sul costo del prodotto fisso o in percentuale. Molti codici sconto Amazon permettono di ottenere anche altri vantaggi come la spedizione gratuita e in ogni caso è importante rispettare i termini d’acquisto, come l’importo minimo di spesa.

I codici sconto Amazon si trovano sul sito Sconti e Buoni, che propone le migliori promozioni attive e verificate ogni giorno. Risparmiare e acquistare i prodotti Amazon a un prezzo vantaggioso è semplice e conveniente grazie a codici, coupon e promozioni. Per usare il codice basta copiarlo da Sconti e Buoni e applicarlo al carrello dopo aver fatto il login. La pagina si aggiornerà mostrandoti lo sconto sul prodotto scelto.

Codici Sconto Amazon: cosa puoi acquistare?

Ad oggi Amazon propone ai clienti una vasta scelta di dispositivi elettronici, prodotti di bellezza, abbigliamento, giocattoli, elementi di arredo, elettrodomestici e tanto altro ancora. In pratica sul sito Amazon trovi davvero di tutto e a un prezzo molto più conveniente rispetto agli altri punti vendita fisici e virtuali. Il successo del marketplace è dovuto alla possibilità di ricevere a casa i prodotti in un tempo rapido: anche solo 1 giorno se si accede al servizio Amazon Prime.

Se poi usi i codici sconto Amazon, allora il risparmio è davvero assicurato e alla portata di tutti. Non a caso gli appassionati di elettronica e informatica sono tra i più incalliti acquirenti su Amazon, soprattutto se hanno a disposizione il codice sconto Amazon dedicato. Pensiamo a smartphone, TV, tablet, notebook e sistemi per l’ufficio, senza dimenticare l’oggettistica per l’ufficio.

Le donne che usano il codice sconto Amazon, invece, acquistano principalmente abbigliamento e accessori e sono milioni gli utenti che ogni giorno comprano sulla piattaforma. Anche nel caso dell’abbigliamento su Sconti e Buoni troverai sicuramente il coupon sconto che fa per te. Non ti resta che visitare regolarmente il sito per trovare offerte ogni giorno nuove e diverse e trovare il codice sconto Amazon che fa per te tra i tanti disponibili. Fare shopping risparmiando è possibile e applicando il codice al carrello otterrai vantaggi immediati con sconti fissi o in percentuale sui tuoi prodotti Amazon preferiti. Scegli il tuo e comincia a comprare senza pensieri!

Come fare manutenzione in giardino durante tutto l’anno?

Oggi il nostro partner Vivai Colleoni di Palazzago, leader e punto di riferimento nel bresciano per la progettazione e manutenzioni di giardini ed aree verdi, ci fornisce qualche utile consiglio. Prendersi cura di un giardino significa dover apportare continuamente degli interventi di manutenzione al fine di garantire alle piante, agli alberi ed al prato le cure adeguate nel corso dell’anno per evitare che possano ammalarsi o deteriorarsi. Per questo motivo è importante acquisire le informazioni di base che consentono di mettere in pratica una manutenzione giardini efficace e che serva a rendere il proprio giardino un luogo estremamente piacevole.

Per curare adeguatamente il giardino ci sono delle cure che vanno apportate tipicamente in specifici periodi dell’anno. In inverno ad esempio è bene mettere in pratica tutti quegli interventi che consentono di prevenire eventuali danni dovuti alle basse temperature. In estate è invece bene fare in modo che le piante non soffrano particolarmente le alte temperature tipiche del periodo estivo così come l’umidità e l’insorgere di eventuali parassiti.

Manutenzione del giardino in estate

Le temperature torride e l’alta umidità che caratterizzano il periodo estivo mettono a rischio la salute di ogni giardino soprattutto a causa delle malattie fungine che si presentano in questi mesi dell’anno, così come la presenza di alcuni parassiti che proprio grazie al calore riescono a proliferare in questo periodo.

Per questo motivo è bene effettuare una corretta irrigazione, ovvero dare la giusta quantità di acqua (né troppa né poca), e soprattutto andare ad annaffiare nel momento giusto della giornata, ovvero al mattino o al tramonto per evitare che l’acqua evapori troppo velocemente.

Manutenzione del giardino in inverno

Il rigido clima invernale richiede necessariamente alcuni interventi da parte nostra per proteggere prato e piante dal freddo eccessivo e preparare al meglio il nostro giardino all’arrivo della Primavera. In tal senso una delle prime cose da fare è rimuovere le foglie cadute dagli alberi mediante un apposito rastrello. Questo è importante perché se le foglie iniziano a macerare vanno a creare delle condizioni favorevoli per l’insorgere di dannosi funghi.

Per quanti vivono invece in zone particolarmente fredde, nelle quali in inverno nevica abbondantemente, è consigliato di adoperare specifici teli realizzati con la microfibra di cotone, che una volta adagiati sul prato consentono di coprirlo nei giorni più freddi proteggendolo così dalle gelate.

Questi sono soltanto alcuni consigli che possono essere utili per prenderti cura del tuo giardino, in estate così come in inverno.

Longevity: le linee guida per le aziende

Intoo, la società di Gi Group Holding, segnala le linee guida per le aziende che vogliono gestire al meglio la longevity.

I trend demografici riguardano sempre più le organizzazioni e oggi è necessario che la longevità venga vista come una risorsa piuttosto che come una criticità. “Una conoscenza approfondita della popolazione aziendale è fondamentale -spiega Alessandra Giordano, direttore employability e career development Intoo -: significa conoscere il livello di competenze, gli aspetti motivazionali e i bisogni. Soprattutto quando parliamo di over 55 con skill ed esperienza.”

Sviluppare un nuovo approccio all’age management significa “fare cultura precoce sulla pianificazione anche per i più giovani”, aggiunge Giordano.

Un succession plan è strategico

Per prima cosa occorre acquisire una mappatura approfondita e organizzata delle competenze professionali e delle caratteristiche personali possedute dai collaboratori per valorizzare l’esperienza dei longennials, e fare in modo che le skill di tutta la popolazione aziendale siano sempre in linea con le esigenze dell’organizzazione.

Si tratta di un’opportunità per comprendere la possibilità di affidare nuovi compiti e responsabilità, disporre di un piano di empowering efficace sul medio e lungo periodo e progettare correttamente il trasferimento di valori tecnico-professionali verso le nuove generazioni. 

Un succession plan è strategico in settori con significativa presenza di ruoli ad alto contenuto specialistico, tecnico e scientifico. La pianificazione deve avvenire almeno cinque anni prima del passaggio, nel caso di manager apicali.

Il welfare generalizzato non funziona più

Momenti di confronto e condivisione sono utili non solo per la crescita di giovani talenti in azienda, ma anche per aiutare i più senior ad acquisire consapevolezza su come prendersi cura della propria employability, aggiornando le competenze distintive per affrontare una nuova fase professionale, una transizione graduale dal lavoro alla pensione o come generare reddito anche fuori dall’impiego. Si possono attivare così percorsi di empowering individuali per diventare longennials, ovvero over 60 con una vita professionale attiva.

Età diverse corrispondono a necessità professionali e personali diverse.
Il welfare generalizzato non funziona più;. Occorre organizzare piani e pacchetti di soluzioni personalizzate per fasce d’età o specifiche esigenze.

Una questione troppo spesso sottovalutata o procrastinata

Considerando le 3 dimensioni fondamentali, capitale umano, fisico e finanziario da tutelare, è importante che le organizzazioni promuovano una corretta informazione e una “cultura” di consapevolezza specifica sul tema e la questione del genere.

Infatti, è ancora più urgente per le donne, sia da un punto di vista previdenziale sia assistenziale/familiare, perché più spesso caregiver di genitori o anche partner.

Di fondo, però, tutte le possibili azioni da implementare sottendono un ascolto attivo della propria workforce per capirne i veri bisogni, legati tanto al singolo lavoratore quanto alla persona nella sua interezza e unicità.

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Pagamenti digitali: nel 2023 rallenta ma cresce a doppia cifra, +12%

Nel 2023 il transato con strumenti di pagamento digitale ha registrato 444 miliardi di euro, un valore che include sia pagamenti basati su carte e wallet (436 miliardi di euro transati, +12% vs 2022), sia pagamenti basati su conto corrente (8 miliardi, circa +20%).
Dopo il biennio 2021-2022, che ha definito un cambiamento strutturale nelle abitudini dei consumatori, la crescita dei pagamenti digitali in Italia sta tornando lentamente verso ritmi antecedenti alla crisi pandemica.

In ogni caso, oggi quasi 8 transazioni digitali su 10 in negozio vengono effettuate in modalità ‘tap&go’ con carte fisiche contactless o dispositivi dotati di tecnologia NFC, che raggiungono un valore di transato pari a 240 miliardi.
Emerge dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. 

Italia al 24° in Europa per numero di transazioni con carta

Sul totale dei consumi, i pagamenti digitali arrivano a costituire il 40% del valore, un’incidenza di poco inferiore a quella del contante.
A livello europeo, la crescita del nostro Paese non è ancora sufficiente per scalare posti in classifica. L’Italia rimane al 24° posto su 27 nella classifica della BCE per numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2022.

Un altro fenomeno in grande ascesa è il Buy Now Pay Later (BNPL). Nel 2023 nel nostro Paese il transato con questa forma di pagamento ha raggiunto 4,6 miliardi di euro, attestandosi, nella sua componente online, al 6,5% di penetrazione sul totale del mercato e-commerce nazionale.
Inoltre, il 14% degli italiani lo ha già utilizzato, principalmente per acquisti online.

Gli Alternative Payment Methods

Negli ultimi anni gli Alternative Payment Methods (APM), i pagamenti che non passano per i circuiti tradizionali come quelli delle carte, stanno guadagnando sempre più interesse da parte del mercato e delle Istituzioni.

Il grado di diffusione degli APM non è però omogeneo a livello globale. In Europa l’offerta di pagamenti alternativi cresce ancora in modo frammentato nei singoli Paesi. È infatti principalmente caratterizzata da servizi che riescono a ottenere buona diffusione locale, ma che si scontrano con maggiori complessità a livello internazionale.
Un’ulteriore spinta innovativa è data dallo sviluppo di nuove tecnologie, prima fra tutte l’Intelligenza artificiale, già diffusa nel mondo dei pagamenti per i processi interni. 

I trend del futuro: Open API, IoT, blockchain

Oltre all’AI, si guarda all’evolversi del trend dell’Open API, già avviato dalla PSD2, all’Internet of Things fino alle criptovalute e la tecnologia blockchain, che grazie alla definitiva approvazione della Markets in Crypto-Asset regulation (MiCAr), vedono un interesse crescente da parte di aziende e consumatori.

Anche l’Italia vede all’orizzonte nuove tecnologie e nuovi device che influenzeranno il modo in cui si effettueranno e accetteranno pagamenti.
Nel 2023 cominciano a prendere piede le prime soluzioni Software POS. Numerosi operatori del mondo dei sistemi cassa, hanno infatti iniziato a distribuire agli esercenti questo tipo di prodotti, utilizzabili sia come strumenti stand-alone sia in affiancamento ai dispositivi POS fisici già installati.

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Mercato immobiliare a Milano, Monza Brianza, Lodi: quotazioni e tendenze

Le rilevazioni sui prezzi immobiliari indicano un rallentamento delle transazioni nelle zone di Milano, Monza Brianza e Lodi nel secondo semestre del 2023. Il calo delle compravendite è da attribuirsi all’incremento dei tassi e alle maggiori difficoltà nell’ottenere mutui e finanziamenti. E, in un mercato più cauto dove la domanda e l’offerta ancora non convergono pienamente, anche i tempi di compravendita si allungano. Lo scenario emerge dall’ultima analisi condotta dalla Commissione Immobili della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Prezzi, trend più positivo a Monza e Lodi

I dati sull’andamento dei prezzi, raccolti dalla Camera di Commercio e elaborati in collaborazione con l’Ufficio Studi di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, mostrano un aumento del 1% a Milano nel settore residenziale rispetto al primo semestre 2023, con incrementi più significativi del 2% a Lodi e Monza. Nel dettaglio, a Milano gli appartamenti nuovi nella zona sud registrano una modesta crescita del 2%, mentre a Monza il quadrante est brilla con un aumento del 4%. Per quanto riguarda Lodi è la periferia a segnare un incremento del 4%.

L’andamento delle quotazioni

A Milano, le quotazioni rimangono stabili con incrementi contenuti sia nel settore residenziale che non residenziale, con prezzi medi di 6.400 €/mq per gli appartamenti nuovi. La crescita dei prezzi è uniforme in tutte le zone, oscillando tra l’1% e il 2%. Nel centro, il valore massimo medio raggiunge 11.671 €/mq (+1%), mentre nella zona sud è di 4.712 €/mq (+2%). A Monza città, il prezzo medio per il nuovo si attesta a 3.228 €/mq, con una crescita del 4% nella zona est (2.563 €/mq) e incrementi più modesti nelle altre aree, dove i prezzi sono più elevati (5.563 €/mq nel centro storico). Per quanto riguarda Lodi, si osserva una crescita del 2% nel prezzo medio di acquisto del nuovo (2.375 €/mq), con un aumento significativo del 4% in periferia a 2.164 €/mq e prezzi medi di 3.075 €/mq nel centro città.

Un “momento di riflessione”

Il vicepresidente della Commissione Immobili, Marco Zanardi, commenta che il mercato sta attraversando un periodo di riflessione. In particolare, si presenta un divario tra i desiderata dei proprietari –  che si aspettano ancora i valori del 2022 – e quelli degli acquirenti, che invece puntano al ribasso in base alle stime del 2024.  La notizia positiva, però, è che ci si attende un recupero nel numero di transazioni e degli investimenti grazie alla prevista diminuzione dei tassi di interesse nella seconda metà del 2024. In questo contesto, in attesa di tempi migliori, si nota anche una tendenza verso la locazione da parte di coloro che non raggiungono gli standard richiesti dalle banche.

Aumenta l’appeal del nuovo 

Cresce poi l’interesse degli acquirenti per nuove costruzioni con standard energetici elevati, così come l’appeal di soluzioni dalle dimensioni più ampie e dotate di spazi per lo smart working.  Si nota anche l’emergere di un mercato per la “seconda prima casa”: aumentano gli acquisti al di fuori della città in località solitamente dedicate alla villeggiatura, ma da adibire a residenza per periodi più lunghi. 

Monza e Lodi, favorite da costi minori e miglior qualità della vita

Le città di Monza e Lodi piacciono non solo perchè presentano costi più contenuti rispetto a Milano, ma perchè possono offrire una migliore qualità di vita. In particolare, cresce l’interesse verso le zone ben collegate e servite. Nel Lodigiano, la dinamica è più intensa nella parte nord e nel capoluogo, ben collegati a Milano, mentre la situazione è più complessa nella Bassa. Per quanto riguarda il settore degli uffici, sia in compravendita sia in locazione, si osserva una ripresa dovuta al ritorno delle persone negli ambienti di lavoro, ma con una riduzione delle superfici richieste a causa della consolidata pratica del lavoro ibrido.

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Lavoro e cybersecurity: le aziende lamentano carenza di personale InfoSec

A fronte di un aumento della frequenza e della complessità degli attacchi e di una maggior richiesta di professionisti InfoSec da parte delle aziende, il numero di figure specializzate che soddisfano i requisiti aziendali in termini di competenze e livello di expertise sta diminuendo.

Secondo una ricerca condotta da (ISC)2 sulla forza lavoro nel campo della cybersecurity è emerso un gap di forza di quasi 4 milioni di lavoratori InfoSec nel 2022. E secondo la ricerca globale ‘The portrait of modern Information Security professional’, realizzata da Kaspersky, risulta che in Europa il 31% delle aziende intervistate considera i propri team di cybersecurity sotto organico.

Information Security Research e Malware Analysis i più difficili da trovare in Europa

A livello mondiale, la Russia ha registrato la maggiore carenza di personale, seguita da America Latina, APAC e META.
I ruoli di Information Security Research e Malware Analysis sono quelli che registrano in Europa una maggiore carenza di personale, e secondo il 47% delle aziende, sono anche i più difficili da assegnare. L’Europa è il Paese con la maggiore richiesta per questi ruoli, seguita da Russia e America Latina.

In Europa le posizioni di Threat Intelligence e Security Research (43%), Security Assessment (40%) e Security Operations Center (37%) sono leggermente meno carenti di personale, mentre il minor numero di posti disponibili, nonostante sia un ruolo ancora molto richiesto, è quello di Network Security (36%).

Il settore governativo segnala le richieste maggiori

A livello mondiale, invece, la carenza di esperti SOC è particolarmente evidente in APAC, mentre quella di analisti di Security Assessment e Network Security riguarda soprattutto l’area META.
Se si considerano i fabbisogni di cybersecurity nei vari settori a livello mondiale, il settore governativo ha segnalato la più alta richiesta di professionisti della cybersecurity e ha ammesso che quasi la metà (46%) dei ruoli InfoSec richiesti non sono stati coperti.

Anche i settori telco&media (39%) sono carenti di personale, seguiti da retail & wholesale e sanità con il 37% di ruoli vacanti.
I settori che hanno registrato il minor numero di posti liberi in ambito InfoSec sono, al contrario, l’IT (31%) e i servizi finanziari (27%), ma è allarmante che le cifre si aggirino comunque intorno a un terzo.

“Difficoltà a formare professionisti idonei”

“Per ridurre la carenza di professionisti qualificati nel campo dell’InfoSec, le aziende offrono stipendi elevati, migliori condizioni di lavoro e programmi di bonus – commenta Vladimir Dashchenko, Security Evangelist, ICS CERT, Kaspersky -. Il tasso di crescita del mercato IT nazionale in alcune regioni in via di sviluppo sta cambiando così rapidamente che il settore del lavoro non è in grado di preparare e formare specialisti idonei, dotati delle conoscenze e delle competenze necessarie, in tempi così stretti. Al contrario, le aree con economie sviluppate e aziende mature non registrano una carenza così marcata, poiché i loro tassi sono inferiori alla media del mercato”.

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Stereotipi di genere nel mondo scientifico: c’è ancora molta strada da fare

Nonostante i significativi progressi degli ultimi anni, le donne sono ancora sottorappresentate in molte discipline scientifiche, in particolare nel settore STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
La Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza, celebrata ogni anno l’11 febbraio, è promossa dall’ONU con l’obiettivo di riconoscere e promuovere la partecipazione femminile nelle comunità scientifiche e tecnologiche, sfidando gli stereotipi di genere e promuovendo l’uguaglianza di genere.

Il team di Ipsos Public Affairs ha indagato le opinioni degli italiani, rivelando le percezioni sulla presenza femminile nelle discipline scientifiche e le possibili soluzioni per eliminare la disuguaglianza di genere nel mondo scientifico. 

Il punto di vista degli italiani

L’opinione pubblica sostiene ampiamente che non esistono differenze in termini di predisposizione e attitudine tra ragazzi e ragazze. Più di due italiani su tre non credono che i ragazzi siano più adatti alle discipline scientifiche, e viceversa, che le ragazze siano più predisposte per le discipline umanistiche, formative o relative alla cura.

Nonostante ciò, una ‘divisione delle competenze e capacità’ persiste in una minoranza ristretta, circa il 16%. Un antico stereotipo che tende a prevalere non tanto tra gli uomini (20% contro il 13% delle donne), ma sorprendentemente tra i più giovani: il 25% dei Millennials e addirittura il 29% degli Zoomers considerano valida questa distinzione.

La presenza femminile nelle discipline scientifiche 

Esiste effettivamente un divario: secondo i dati Istat del 2022, più di un uomo laureato su tre ha scelto il campo STEM, mentre solo una donna laureata su sei ha fatto la stessa scelta. Questa è una differenza significativa, che viene ignorata o riconosciuta, ma sottostimata da una parte considerevole della popolazione.

La tendenza è più evidente tra gli uomini e i giovani rispetto alle donne e alle persone di età più avanzata.
Nonostante il fenomeno possa essere in parte sottostimato, le sue cause sono chiare. Tre italiani su cinque ritengono che siano gli stereotipi di genere a scoraggiare le donne dal perseguire una carriera nel campo scientifico. Una visione particolarmente diffusa tra le donne (due su tre) e i Boomers (72%).

Come eliminare la disuguaglianza di genere?

Le cosiddette ‘quote rosa’, ovvero riservare una certa percentuale di posti alle donne nelle istituzioni scientifiche e di ricerca, sono una soluzione molto sostenuta dal 70% degli intervistati. Tuttavia, il supporto diminuisce tra i laureati, gli studenti e il ‘ceto dirigente’, dove meno di un terzo è d’accordo con questa misura.

Molte altre proposte sembrano essere più apprezzate, come il miglioramento dell’equilibrio tra vita privata e lavoro, l’investimento in educazione di base attraverso programmi scolastici e campagne educative sui media tradizionali e social. E l’aumento della visibilità delle donne già presenti in posizioni di leadership nella comunità scientifica.

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Burnout, quanto costa alle aziende?

Il burnout, o stress cronico sul lavoro, ha un impatto importante anche sulla “salute” delle aziende, e non solo quella delle persone. E’ un fenomeno che, infatti, costa in termini economici perchè si paga in mancata produttività. La situazione si è fatta negli anni sempre più grave, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente riconosciuto il burnout come una condizione medica associata allo stress cronico sul lavoro non adeguatamente gestito, includendolo nella classificazione internazionale delle malattie.

Questa decisione sottolinea la crescente preoccupazione per l’effetto negativo dello stress lavorativo sulla salute mentale dei dipendenti. A livello globale, i dati indicano che circa il 20% dei lavoratori ne sperimenta i sintomi.

Il fenomeno nel mondo

Un sondaggio condotto dal McKinsey Health Institute su 30.000 dipendenti in 30 paesi rivela che il 22% dei lavoratori a livello globale sperimenta sintomi di burnout. Esistono, tuttavia, notevoli differenze tra le nazioni: l’India presenta il tasso più alto (59%), mentre il Camerun il più basso (9%). L’Italia si colloca nella parte bassa della classifica con il 16% dei sintomi di burnout, nonostante una percentuale elevata di esaurimento delle forze (43%).

L’impatto economico 

Le frequenti dimissioni del personale, in particolare quelle dei talenti più giovani, rappresentano una sfida significativa per i talent manager. Si tratta di un ostacolo, difficile da superare, per l’introduzione di nuove competenze e la crescita aziendale. La diminuzione della soddisfazione lavorativa potrebbe portare a una perdita economica globale stimata in circa 8,8 trilioni di dollari in termini di produttività.

Più frequente nelle piccole aziende 

Il fenomeno colpisce in modo più significativo i dipendenti delle aziende più piccole, coloro che non ricoprono posizioni manageriali e i lavoratori più giovani. In particolare, emerge un dato allarmante: l’80% dei dipendenti appartenenti alle generazioni Z e Millennial sarebbe disposto a lasciare il lavoro a causa di una cultura aziendale tossica.

L’importanza dell’ascolto e del monitoraggio del clima aziendale

Francesca Verderio, training & development practice leader di Zeta Service, sottolinea l’urgenza di prestare attenzione ai processi di ascolto dei dipendenti e al monitoraggio costante del clima aziendale. Conflitti interpersonali, mancanza di chiarezza sulle responsabilità e la pressione legata ai tempi e al carico di lavoro possono portare a stress e scarsa produttività, creando le condizioni per il burnout.

Al contrario, un ambiente di lavoro positivo consente ai dipendenti di sperimentare un maggiore benessere e di essere più innovativi e performanti. In conclusione, la gestione attenta dello stress cronico sul lavoro, il riconoscimento dei sintomi di burnout e il mantenimento di un clima aziendale positivo emergono come fattori chiave per affrontare le sfide del mondo del lavoro moderno. 

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I lavori del futuro secondo LinkedIn

C’è tanta tecnologia, competenze digitali, ma anche la sostenibilità nel curriculum del lavoratore di domani. Lo rivela LinkedIn, che ha recentemente pubblicato la classifica delle 15 professioni “del futuro”, focalizzandosi su nuove skills e attitudini richieste dal mercato. In questa originale “hit” spicca il Sustainability Specialist, al quarto posto: si tratta di una nuova figura cruciale e altamente richiesta, che già nel panorama attuale riveste un ruolo di rilevanza .

Il ruolo del Sustainability Specialist

Il ‘Sustainability Specialist’ è responsabile della creazione, supervisione e implementazione di strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle organizzazioni. Questa figura è particolarmente richiesta dall’Unione europea, in un contesto dove sono sempre più in gioco interessi privati e pubblici, sociali e umanitari .

Quali competenze servono?  

Le competenze richieste spaziano dalla rendicontazione di sostenibilità alla capacità di consulenza per uno sviluppo sostenibile delle pratiche aziendali. Secondo LinkedIn, i settori più rappresentati sono la ‘Consulenza di servizi aziendali’, la ‘Produzione di macchinari’ e la ‘Fabbricazione di mezzi di trasporto’. Inoltre, il 65% di questi ruoli è occupato da donne, in netta prevalenza rispetto ai colleghi uomini.

Il profilo del Sustainability Specialist

Per essere un professionista davvero ricercato dalle aziende, LinkedIn suggerisce che il Sustainability Specialist debba possedere almeno un grado di competenza medio, pari a 2,8 anni di esperienza in ruoli analoghi. Questi professionisti abbracciano compiti come il project management, la consulenza ambientale e l’analisi del business.

Il ruolo del Sustainability Specialist riflette un cambiamento in atto nel mondo del lavoro, influenzato dall’automazione e dall’intelligenza artificiale. L’opportunità di lavorare da remoto per questa figura è tuttavia limitata, con solo circa il 5% di possibilità, sottolineando la necessità della presenza fisica per questo ruolo..

Il 61% degli italiani cerca nuove opportunità 

Nel 2024, rivela Linkedin, il 61% dei professionisti italiani si metterà alla ricerca di nuove opportunità. Per questa ragione è fondamentale sapersi adattare alle nuove tendenze del lavoro. La classifica di LinkedIn, basata sui dati esclusivi della piattaforma, fornisce insight preziosi sulle professioni in rapida ascesa, indicando le nuove opportunità e suggerendo come rendere la propria carriera allineata alle sfide del futuro.

La top five delle nuove professioni

La classifica di Linkedin evidenzia le 5 figure che saranno più richieste dalle aziende. Sono: Sales Development Representative; Ingegneri dell’Intelligenza Artificiale; Analista SOC: Sustainability Specialis; e infine Cloud engineer.

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IT Wallet: in arrivo il nuovo strumento per la gestione digitale dei documenti

È in arrivo per la metà del 2024 il nuovo It Wallet, lo strumento digitale che rivoluzionerà l’accesso ai servizi pubblici e privati per tutti gli italiani
L’It Wallet è infatti la soluzione elettronica che permetterà a cittadine e cittadini di conservare e utilizzare in modo semplice e sicuro tutti i propri documenti digitali, come la Carta d’identità elettronica, la tessera sanitaria, la patente di guida e la carta europea della disabilità, sul proprio smartphone.

Il nuovo portafoglio digitale sarà disponibile a partire dalla metà dell’anno appena iniziato all’interno dell’app IO.
IO è la piattaforma che consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e delle organizzazioni ed enti privati aderenti al servizio.

Obiettivo del portafoglio digitale: velocizzare e semplificare l’accesso ai servizi 

L’obiettivo di It Wallet è quello di facilitare il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, velocizzando e semplificando l’accesso ai servizi digitali.
Inoltre, in futuro il portafoglio digitale sarà integrato con i sistemi di identità digitale europei, consentendo quindi ai cittadini e alle cittadine di usufruire dei servizi online anche negli altri Paesi dell’Unione Europea.

Nel frattempo, sarà certamente fondamentale garantire l’accessibilità anche ai cittadini meno avvezzi alla tecnologia, e mantenere funzionanti i canali tradizionali di comunicazione con la Pubblica Amministrazione. In questo modo, viene reso più agevole il processo di digitalizzazione e modernizzazione della ‘macchina Stato’.

Più pratico e sicuro, anche in caso di furto o smarrimento dello smartphone

L’It Wallet funzionerà attraverso l’app IO, e per l’accesso richiederà l’uso dello Spid o della Carta d’identità elettronica (Cie).
I documenti saranno protetti da codice o impronta digitale e potranno essere bloccati in caso di furto o smarrimento del telefono.

Oltre a essere più sicuro, It Wallet renderà certamente più pratico anche mostrare i documenti, senza la necessità di portare con sé documenti fisici.

Entro il 2026 arriverà il wallet digitale europeo

La versione dimostrativa di It Wallet verrà rilasciata entro il 30 giugno 2024, e cui seguirà la versione definitiva entro la fine dell’anno.
Entro il 2025, poi, l’It Wallet diventerà l’unica identità digitale nazionale, ed entro il 2026, verrà realizzato il portafoglio digitale europeo.

Per prepararsi all’arrivo di It Wallet si consiglia anzitutto di scaricare l’app IO e registrarsi con lo Spid o la Cie.
Quindi, verificare la validità e l’aggiornamento dei documenti e seguire le informazioni ufficiali sulle novità di It Wallet.

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Gli italiani vogliono etichette con informazioni ambientali su tutti i prodotti

Emerge da un’indagine realizzata da Altroconsumo, e promossa dal Beuc, l’organizzazione dei consumatori europei di cui è parte: il 92% degli italiani cerca le informazioni ambientali sulle etichette dei prodotti, e il 35% di loro lo fa spesso o molto spesso. L’84%, inoltre, gradirebbe trovare le informazioni green in etichetta su tutti i prodotti. 

L’indagine di Altroconsumo, basata su interviste a 1.028 cittadini italiani sul tema del ‘greenwashing’ di loghi e slogan, conferma inoltre come l’86% degli intervistati dichiari di essere influenzato nei propri acquisti dalle dichiarazioni che trova in etichetta
In particolare, il 58% afferma di esserlo in parte e il 28% molto.
Insomma, gli italiani diventano sempre più sostenibili nelle scelte di acquisto, ma vorrebbero anche essere informati dalle aziende produttrici sui prodotti che mettono nel carrello.

Occhio alle autocertificazioni dei produttori

L’84% pensa che tutti i prodotti dovrebbero indicare qual è il loro impatto ambientale, e il 59% preferisce acquistare un prodotto con un’etichetta ambientale rispetto a uno senza. 

“I consumatori non si fidano molto, però, dei loghi che trovano in etichetta, anche perché non sempre sanno cosa significano e se sono attendibili – osserva Altroconsumo -. Spesso si tratta infatti di certificazioni volontarie, ma a volte sono semplici autodichiarazioni non controllate da enti terzi”.

Il 42% degli intervistati ritiene infatti che le dichiarazioni ambientali non riflettano il reale impatto dei prodotti, mentre il 23% dichiara di aver avuto l’impressione di greenwashing nel leggerle.

Non è compito del consumatore verificare le informazioni ingannevoli

In generale, dall’indagine emerge la necessità di maggiore chiarezza e semplificazione, come dichiara il 49% degli intervistati. E il 48% smetterebbe di comprare da un brand se si rendesse conto che questo mostra informazioni false o non verificate sulla sostenibilità, mentre il 31% si sentirebbe manipolato.

“I consumatori domandano informazioni ambientali affidabili per passare a uno stile di vita più sostenibile, ma non deve essere un loro compito distinguere le dichiarazioni affidabili da quelle ingannevoli – dichiara Federico Cavallo, responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo -. Le nuove regole in preparazione con la direttiva ‘green claim’ sono un passo in avanti importante e decisamente benvenuto”.

La pre-approvazione dei loghi ambientali della UE

“Auspichiamo, quindi, che la UE adotti presto la Direttiva sulle indicazioni verdi, introducendo una solida pre-approvazione dei loghi ambientali che lasci al contempo spazio sufficiente per l’esistenza di etichette indipendenti affidabili – aggiunge Cavallo -: i programmi di test e le iniziative di valutazione delle performance complessive dei prodotti, incluse quelle ambientali, promosse dalle associazioni di consumatori hanno permesso al mercato di evolvere positivamente, garantendo più competitività tra i produttori e una migliore scelta informata dei consumatori. Sono strumenti la cui efficacia e disponibilità va preservata e continuata nel tempo”.

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